domenica 6 luglio 2014

Come la condivisione scritta delle proprie difficoltà a diventare madre diventa video di sensibilizzazione sul tema!



Fuzzy Project è impegnato sul campo all'interno di un progetto di  Medicina Narrativa che sta studiando ed analizzando le narrazioni delle mamme che prendono parte ai corsi pre- e post-parto.

Leggendo i diari di queste donne, abbiamo la fortuna di poterci confrontare con le emozioni positive e negative che la gravidanza ha suscitato in loro e con il ruolo importante della parola scritta (e l'uso di metafore che essa ti permette) nell'esserne veicolo.

Quando, purtroppo, si ha a che fare con il lato oscuro della mente e con le paure / sensazioni negative che esso genera, è sempre molto importante per la donna poter esternare come si sente confidandosi o scrivendone.

Gli episodi depressivi di cui possono essere vittime le donne vengono superati, di norma, grazie all'aiuto di parenti, dottori e della voglia della madre di capire che cosa non stia andando bene nella propria vita.
Il risultato migliore, confermato anche dalla nostra esperienza sul campo, viene raggiunto attraverso la scrittura. Una lettera, un diario, una poesia, qualunque cosa che risultano essere elementi in grado di mettere la parola fine al disagio facendogli, per così dire, prendere forma e dimora al di fuori del corpo e della psiche della donna.

Il link qui di seguito porta al canale Youtube del Centro Pshiche Donna che, a mio parere, ha svolto un lavoro molto importante quando ha ricevuto le lettere di alcune donne che avevano, per l'appunto, sentito il bisogno di comunicare all'esterno le proprie angoscie e difficoltà ad andare avanti nelle prime fasi della maternità:

https://www.youtube.com/channel/UCJFuudZ1kVgWcPREX_x1-NA

Da qui la brillante intuizione del Centro di realizzare dei video nella speranza che questo tipo di comunicazione molto più rapida, amichevole e intuitiva possa agire sia in forma preventiva sia come struemnto per le donne in difficoltà come appiglio per uscire dall'isolamento e rivolgersi a qualcuno per essere aiutate.

Che cosa ne pensate?

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